Il tartaro è un deposito che si forma sui denti quando la placca batterica, che aderisce sulla superficie, si mineralizza.
E’ una delle cause di malattie gengivali e carie ed è opportuno prevenirne la formazione ed eliminarlo.
I mezzi che ognuno di noi utilizza comunemente a casa (spazzolino, filo interdentale, scovolino,…) sono in grado di eliminare la placca dentale, ma non il tartaro, motivo per il quale è necessario ricorrere all’aiuto del dentista e dell’igienista dentale.
Durante l’igiene orale professionale si è in grado di rimuovere il tartaro non solo sulla superficie visibile del dente, ma anche negli spazi interdentali e nella zona sottogengivale.
È un’idea diffusa e scorretta che la rimozione del tartaro indebolisca i denti, ricordatelo!
La patina di placca e tartaro che si forma nel tempo porta alla formazione di uno strato mineralizzato che ricopre i denti, isolandoli dalla sensazione di freddo/caldo.
La rimozione del tartaro, mettendo per così dire a nudo i denti, evidenzia il danno alle gengive come la recessione gengivale, e li fa apparire sensibili e mobili; gli spazi interdentali liberati dal tartaro danno l’impressione di denti più ruvidi e spazi più larghi.
Man mano che l’infiammazione dimuisce, le fibre gengivali tornano toniche, la sensibilità si riduce dopo pochi giorni fino a scomparire.
Sarà cura del dentista o dell’igienista dentale assicurarsi che nessun residuo di placca o tartaro rimanga sui denti, restituendo loro la naturale levigatezza e lucentezza.
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